Wool (Fanucci Editore) (Italian Edition) by Hugh Howey

autore:Hugh Howey
La lingua: ita
Format: epub
editore: Fanucci Editore
pubblicato: 2023-05-09T00:00:00+00:00

41

«Eppure perdono anche troppo presto la loro freschezza

le giovani che vanno così presto a marito.

La terra ha inghiottito tutte le mie speranze,

e soltanto lei m’è rimasta.»

Lukas seguì Bernard lungo i corridoi dell’IT, e i tecnici nervosi che incrociavano si scostavano come insetti notturni spaventati dalla luce. Bernard non parve notare gli impiegati che correvano a rinchiudersi negli uffici per poi sbirciare dalle finestre, mentre Lukas si sentiva troppo esposto sotto tutti quegli sguardi furtivi.

«Non sono un po’ vecchio per fare l’Ombra?» chiese. Anche se non aveva ancora accettato l’offerta, Bernard sembrava darlo per scontato.

«Non dire assurdità!» rispose lui. «Non sarai un’Ombra tradizionale.» Agitò una mano in aria. «Continuerai a svolgere le tue solite mansioni. Ho soltanto bisogno di una persona che un giorno possa prendere il mio posto, che sappia come muoversi nel caso mi succedesse qualcosa. Il mio testamento...» Si fermò davanti alla spessa porta della stanza dei server e si voltò verso di lui. «Nel testamento è spiegato tutto... Sims è il mio esecutore testamentario, ma dovrò trovare qualcun altro. Lui non è adatto.» Bernard si grattò il mento e sprofondò nei suoi pensieri.

Lukas attese qualche istante, poi digitò il codice sul pannello e fece scorrere il badge nella fessura. La porta si aprì e Bernard riprese il suo discorso.

«Sì, be’, sarà molto meglio così. Non che pensi di andare da qualche parte, comunque.» Si sistemò gli occhiali e oltrepassò la pesante soglia di metallo. Lukas lo seguì, spinse la porta gigantesca dietro di loro, chiudendola, e rimase ad aspettare che le serrature scattassero.

«Ma se ti dovesse succedere qualcosa, sarei io a occuparmi della Pulizia?» Lukas non ne sapeva quasi nulla, ma non gli era difficile immaginare che quelle tute fossero molto più complicate dei server. Sammi avrebbe svolto meglio quell’incarico, e lo avrebbe voluto davvero. E, poi, Lukas avrebbe dovuto abbandonare le sue mappe delle stelle.

«Sì, ma quella è soltanto una piccola parte del lavoro.» Superarono il server numero 13, che aveva la ventola spenta, e arrivarono in fondo alla sala. «Queste sono le chiavi del cuore del silo» disse Bernard mostrandogli il mazzo tintinnante che gli pendeva dal collo, infilato in un cordino di cuoio: Lukas non l’aveva mai notato prima. «Tante cose le imparerai con il tempo. Per il momento ti basta sapere come scendere di sotto.» Inserì una chiave in una serie di lucchetti sul retro del server, che a prima vista sembravano semplici viti incassate.

Lukas si chiese quale server fosse. A giudicare dalla posizione doveva essere il numero 28, che non era tra quelli affidati alla sua manutenzione. Il pannello posteriore si aprì. Bernard lo rimosse, e d’un tratto Lukas capì perché non aveva mai lavorato su quella macchina. Era vuota, come se fosse stata smantellata per riciclarne le componenti.

«Ricordati sempre di chiuderlo quando torni su» disse Bernard afferrando una maniglia e tirandola verso di sé. «Una volta rimessa a posto la grata, devi semplicemente premere per assicurarla.»

«Quale grata?» chiese Lukas.

Bernard allungò una mano e la infilò tra le stecche metalliche del pavimento. Con un grugnito, rimosse una grata, facendola scorrere di lato.

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